Massimo Massarenti Photos & more
Consigli di viaggio per fotografi Questa sezione raccoglie alcuni metodi legati ai viaggi che negli anni ho applicato, testandoli su di me e che al momento trovo piuttosto utili. I consigli o metodi qui descritti, vanno inseriti in un più ampio spettro di tematiche di viaggio. Infatti è necessario distinguere viaggi prettamente fotografici piuttosto a viaggi con opportunità di fotografare ma organizzati per altre motivazioni o scopi. Tra le caratteristiche che provo a descrivere qui, ci metto subito alcuni parametri determinanti, sia da soli che in concomitanza l'uno con l'altro, come: 1) luogo 2) durata 3) sicurezza 4) soggetto 5) clima 6) finanze Luogo: È determinante la meta del viaggio per gestire il proprio bagaglio fotografico evitando di partire troppo carichi o con ridotte alternative di materiale. Questo aspetto si focalizza se la meta sarà lontana, ad esempio alcune migliaia di chilometri da casa, con difficoltà di recuperare materiale lasciato erroneamente a casa o malauguratamente non più efficiente o peggio rubato. Una serie di obbiettivi di qualità per un corpo macchina che non da più segni di vita è davvero frustrante se non si è preparato un piano B adeguato. L'idea di portare con se due o più corpi macchina è naturalmente dettato dalla necessità di avere sempre la possibilità di scattare con la massima qualità, con lunghezze focali già pronte a coprire le varie possibilità di non rischiare di perdere lo scatto giusto. Ecco che per chi sceglie la doppia attrezzatura, c'è una maggior sicurezza di portare a casa lo scatto importante, realizzato con la lunghezza focale più idonea , ma sul piatto della bilancia dei pro e dei contro c'è il peso di una attrezzatura che sarà quasi sempre con noi, sulle nostre spalle a ricordarci questa scelta fatta alla partenza. Personalmente non avendo necessità contrattuali con alcuna rivista o società di immagini, sono piuttosto fatalista e se posso viaggio leggero per aumentare le possibilità di avere con me la fotocamera, anche se disgraziatamente si tratta soltanto di uno smart-phone o di una compatta. Durante le serate calde in un paese tropicale, destinate soltanto ad un recupero delle energie spese nei trekking giornalieri o in altre attività, si fa avanti la forza di uscire leggeri senza alcune velleità di fotografare, solo per rilassarsi e studiare le aree, gli aspetti o le occasioni di portarsi la reflex durante una piacevole passeggiata a piedi nudi sulla spiaggia con l'oceano e la sua risacca come unica colonna sonora. Per fotografare i fuochi d'artificio che chiuderanno la serata in quel luogo o trovandosi nel deserto con la via lattea che sembra essere ad un braccio di distanza, preferisco la reflex e magari ho pensato bene, prima di partire, di inserire in borsa un cavalletto ed uno scatto remoto. durata: Una variabile non indifferente è la possibilità di ritrovarsi in più occasioni, in più giorni a cercare quel momento che ci sembra eccellente e che non potrà rimanere soltanto una vaga tentazione o idea. Molti dei miei viaggi, organizzati e gestiti da me, prevedono non molti spostamenti a largo raggio, proprio per potermi gestire meglio il luogo, conoscere gli abitanti le loro abitudini, i loro costumi, tanto da potersi avvicinare maggiormente nella loro vita privata di mille curiosità e tessere così una rete di occasioni che trovo spesso appaganti. Ho avuto la fortuna di essere ospitato brevemente ad un banchetto, un battesimo, la nascita di un cucciolo di dromedario, occasioni che si sono presentate grazie alla mia lenta esplorazione del circostante. Mi succede di ritrovarmi con persone che mi chiedono se in questo o quel paese ho avuto l'opportunità di vedere un museo, un sito, un luogo e scoprire invece che non ne ho neppure mai sentito parlare e venir bersagliato di sguardi increduli, quasi inquisitori. Si ho visto la torre Eiffel, ma non sono salito e non sono nemmeno entrato al monumentale Louvre nel mio viaggio a Parigi. Sicurezza: Non amo destinazioni a rischio, come molti, immagino, quindi oltre ad evitare luoghi chiaramente in stato di guerra o disordini politico sociali, evito anche luoghi che non mi consentano la completa gestione delle mie capacità; Intendo ad esempio, l'idea di percorrere un sentiero o peggio una ferrata in piena notte, nonché entrare in luoghi suggestivi di archeologia industriale, senza attrezzatura e guida che mi permettano di ridurre al minimo le possibilità di incidente. Le stazioni ferroviarie, all'imbrunire, possono essere luoghi pericolosi, presentandosi con un aspetto chiaramente turistico, con tanto di macchina al collo, posso essere un grande stimolo per alcuni malviventi del posto. Intendo a livello planetario, dalla stazione ferroviaria di Delhi a quella di Padova, da Manila o a città del Messico. Qui oltre al luogo intervengono altre variabili come il sesso (uomo o donna), una donna è più esposta per la sua maggior fragilità fisica, o per aver organizzato un abbigliamento non proprio consono per attraversare una stazione ferroviaria alla sera. Dall'altra parte anche in natura il felino cerca ed individua il debole delle prede. Stessa cosa potrebbe essere per chi trascina una pesante valigia o esibisce segnatempo svizzeri e magari avanza appoggiandosi ad un bastone, dimostrando tutta la sua vulnerabilità. Lo scopo principale deve essere il viaggio, il divertimento e la componente ludica di una possibile vacanza ritagliata dopo mesi di lavoro. Soggetto: Se il mio viaggio prevede una safari nel Continente nero o i Castelli della Loira, la mia attrezzatura sarà ottimizzata per scopi piuttosto diversi. Io non ho l'abitudine di portare tutta la mia dote fotografica sempre ed ovunque, come descritto sopra e quindi per una safari le ottiche più lunghe potranno essere le favorite, pur sapendo che il peso farà la sua parte, infilando una lente per qualche bel paesaggio nei momenti di calma, quando la adrenalina scende dopo i safari. Amando le ottiche fisse (quasi tutte), ed essendo moderatamente nomade, nei miei viaggi decido giorno per giorno l'ottica da portare con me, lasciando all'alloggio il resto del bagaglio. Scrivo questo, tenendo conto di non avere una automobile al seguito che potrebbe portarmi l'intero arsenale. Viaggio volentieri in scooter o con qualche mezzo pubblico e questo mi risulta più agevole con un bagaglio leggero (una lente montata e una al seguito). Ricordo inoltre che in molte situazioni, cambiare lente può essere pericoloso per la polvere che può entrare in macchina; meno cambi meno polvere. Se la mia destinazione offre soprattutto luoghi e paesaggi mozzafiato, oltre al cavalletto che non sempre mi segue, mi organizzo con una o più serie di filtri, dal polarizzatore ai filtri ND in misura adeguata per le ottiche che avrò preventivato di usare. CLIMA: Questa sezione, come le altre del resto, si relaziona molto con gli argomenti descritti sopra, per vari motivi. Il bagaglio pesante è più incisivo in un ambiente caldo e umido, mentre d'inverno potrebbe influire meno. Alcuni componenti elettronici, come le batterie di scorta o la macchina stessa non amano troppo il freddo e la possibilità di ritrovarsi facilmente senza scorta risulta più probabile. anche i nostri telefoni risentono del freddo, anche se però vivono spesso in tasche o scompartimenti meno gelidi. L'umidità non va sottovalutata come la pioggia naturalmente. Questo implica qualche precauzione quando ci si muove in un terreno completamente scoperto. Le mie borse o zaino da viaggio, aldilà delle loro caratteristiche intrinseche, hanno sul fondo un sacchetto di nylon per la spazzatura, piegato sul fondo; Potrà servirmi per coprire l'intera borsa, o infilarmelo a mo di impermeabile, dopo aver fatto un foro per la testa. Potrò usarlo per sedermi in un prato a riposare o ad altre numerose opportunità, con un peso davvero irrisorio che ne giustifica la presenza in borsa. Attenzione alle zone ventose, in riva al mare dove l'aria è salmastra e la macchina soffre parecchio soprattutto nella parte elettronica. Anche la sabbia e la polvere sono insidiose in presenza di vento. Una attrezzatura non tropicalizzata è molto più esposta ad incidenti in queste occasioni. FINANZE: Il capitolo finanze soprattutto se siamo in grado di viaggiare con un medio alto budget, ci potrà premettere alloggi più sicuri, con tanto di cassaforte per i nostri gioielli, muoverci in taxi più frequentemente o con auto con autista, agevolando parte del viaggio; Salire in treno in prima classe con maggior conforto e sicurezza e la possibilità quindi, di un migliore recupero. Si potrà acquistare l'accessorio mancante anche in viaggio, magari spendendo un pochino di più, ma con la serenità di poter rimediare a qualsiasi dimenticanza. Assoldare una guida del posto che ci faccia scorrazzare per un pomeriggio che ci trova senza ulteriori programmi di viaggio. Il noleggio esclusivo di un'auto ma ancor più di una barca o magari di un elicottero risulta una possibilità non aperta a tutti e che offre occasioni affascinanti per poter eseguire una serie di scatti fotografici piuttosto unici. L'idea di raccontare le mie esperienze di viaggio nel settore fotografico, credo possa risultare utile, soprattutto per comprendere con maggior consapevolezza quello che andremo a trovare in quel luogo e quello che potremo fotografare. Spesso in un nuovo viaggio, raggiunta la meta cerco un negozio di souvenir, che abbia esposte fuori delle cartoline. Con un po' di esperienza e capacità interpretativa, osservo gli scorci riprodotti, le angolazioni e la luce di quelle foto. Le cartoline sono realizzate da professionisti del posto che conoscono perfettamente quando scattare la foto, da dove riprenderla e quando. un bel po' di aiuto. Buon viaggio.

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